Oro in Natura, Ultime Teorie sulla Formazione dei Giacimenti Auriferi

L’ oro da migliaia di anni ha un ruolo di primaria importanza in tutto ciò che riguarda la civiltà umana, il commercio dell’oro ha dato il via all’economia moderna sistema essendo un metallo prezioso universalmente conosciuto e apprezzato di cui è stato trovato traccia in tutte le civiltà che fino ad oggi sono state scoperte.

L’oro come tutti gli altri metalli in natura viene creato da energie che dagli ultimi studi sembrano possono essere rilasciate solo da impatti di natura planetaria, eventi non rari nell’universo ma sicuramente non realizzabili per la civiltà umana.

Questo spiega la rarità dell’oro sulla terra che le nuove teorie attribuiscono all’impatto di asteroidi con il pianeta in epoche lontane dalla nostra, alcune teorie hanno attribuito la presenza dei giacimenti dal materiale portato direttamente dallo spazio.

In realtà non è ben tutto chiaro se questo metallo prezioso giallo fosse già presente sugli asteroidi o si sia formato a causa della presenza dei giusti elementi presenti sulla terra o negli stessi asteroidi, elementi che sono stati uniti a livello molecolare dalla straordinaria energia rilasciata nell’impatto favorendo la formazione di giacimenti di oro.

Una teoria che in qualche modo avvalora questa tesi è la struttura dei filoni d’oro che si possono trovare nei giacimenti d’oro, queste particolari strutture rivelano un passato in cui la materia in formazione era caratterizzata da una consistenza fluida del metallo dovuta al forte calore sprigionato che fondeva gli elementi della crosta terrestre.

Essendo l’oro come tutti i metalli più pesante di altri elementi i giacimenti si sono formati in profondità per questo motivo molto spesso per ritrovarlo si deve scavare in profondità come accade per molti altri metalli.

In realtà questo prezioso metallo esiste anche nei fiumi generalmente sotto forma di pagliuzze o piccole pepite, bisogna tenere conto che la terra non è sempre stata come oggi, in ere lontane dalle nostre eventi come eruzioni vulcaniche e movimenti delle placche tettoniche hanno spesso rilasciato grandi quantità di energia e materiali dall’interno verso l’esterno del pianeta, facendo riaffiorare metalli ed altri sedimenti che con il tempo si sono posizionati e dispersi ad un livello più superficiale.