Liquidità in aumento, ma gli italiani scelgono ancora la via della prudenza

Dopo il terribile impatto della pandemia, l’economia italiana sta venendo fuori dal tunnel ed è riuscita a recuperare quasi tutto ciò che aveva perso nel corso del 2020, l’anno in cui è scoppiata la crisi sanitaria. Malgrado una liquidità in aumento, gli italiani continuano a mantenere un approccio molto prudente delle loro decisioni di spesa.

Risparmio e liquidità

liquidità e risparmioI dati evidenziano che il reddito delle famiglie italiane ha toccato livelli superiori a quelli che avevano nel 2019. Nonostante questo, i consumi invece rimangono inferiori al periodo pre pandemia.

Anche la propensione al risparmio, benché sia scesa rispetto allo scorso anno (passando dal 15,6% al 13,1%) rimane circa 5 punti percentuale sopra il livello che aveva prima dello scoppio della crisi Covid.
Questo significa che un fiume di liquidità è andato ad irrigare il terreno del risparmio, a scapito di quello dei consumi e degli investimenti.

Parola d’ordine prudenza

Quello che però interessa è osservare dove si sono concentrati gli investimenti stessi.
Nel 2020 la liquidità che gli italiani avevano dedicato agli investimenti aveva preso la strada della sicurezza a scapito del rendimento. Depositi e circolante erano arrivati Infatti a 100 miliardi, ossia il 60% in più rispetto alla somma investita in fondi comuni e prodotti assicurativi. Nell’anno della pandemia c’era stato soprattutto un disinvestimento dai titoli obbligazionari pubblici e privati, dove gli ordini limite buy sell si sono concentrati.

Tendenza 2021 e 2022

Il contesto è decisamente migliorato nel 2021, provocando un cambiamento nelle scelte di investimento. Le somme destinate a Fondi comuni e prodotti assicurativi sono cresciute, pareggiando l’importo dei depositi e del circolante. I titoli obbligazionari invece sono stati interessati da ulteriori disinvestimenti. Si teme ancora la volatilità che ha caratterizzato i mercati nell’ultimo anno e mezzo.

Appare evidente quindi che la prudenza rimane ancora il fattore più influente delle scelte degli italiani riguardo all’allocazione del risparmio. Questa tendenza sta caratterizzando anche la prima parte del 2022.