FME Education: pensare a nuovi percorsi per la ripartenza del settore culturale

I dati confermano la necessità di intraprendere percorsi diversi per rendere maggiormente fruibile il patrimonio culturale e coniugarlo al potenziale tecnologico del presente. Dal 2013, infatti, la Casa Editrice FME Education contribuisce alla valorizzazione del settore culturale italiano.

FME Education

FME Education: l’attuale panorama culturale italiano

Punto di riferimento dell’editoria italiana, FME Education è tra le realtà culturali maggiormente consapevoli dell’enorme sviluppo che il digitale può apportare all’ecosistema culturale italiano: dal 2013 la Casa Editrice promuove infatti iniziative e progetti a supporto dell’enorme patrimonio culturale che contraddistingue il nostro Paese.

È su questa linea che il contributo realizzato da Fondazione Symbola, in collaborazione con Alessio Re (Fondazione Santagata per l’economia della cultura) e Giovanna Segre (Università di Torino), ha mostrato l’improrogabile necessità di prendere una direzione diversa verso una maggiore consapevolezza dell’enorme potenzialità di cui dispone il nostro sistema culturale, cogliendo al contempo le opportunità offerte dal digitale.

Per comprendere le elevate risorse che si celano dietro al concetto di cultura è sufficiente analizzare i dati relativi al periodo pre-pandemia forniti dal Ministero della Cultura. Le cifre rivelano che il numero di fruitori della ricchezza del patrimonio culturale italiano era in considerevole e costante aumento ormai da diversi anni.

Tuttavia, nonostante nel 2019 i musei e i parchi archeologici statali (con il Colosseo, Pompei e Uffizi sul podio) abbiano raggiunto un totale di circa 55 milioni di visitatori, per tornare ai numeri pre-Covid è fondamentale ripensare l’intero settore culturale.

FME Education: sfruttare le potenzialità tecnologiche per affermare il ruolo della cultura

“Nel 2020 – sottolinea l’intervento di Fondazione Symbola – abbiamo assistito a un periodo iniziale in cui, causa pandemia, le realtà culturali si sono dedicate in gran parte a iniziative di tipo virtuale, anche per mantenere il dialogo e la connessione con il pubblico. Oggi, però, è doveroso entrare in un’ottica successiva, in cui il patrimonio storico-culturale non sia soltanto mostrato”.

Nella fase di emergenza sanitaria l’uso dei mezzi tecnologici ha visto una rapida diffusione nella maggior parte dei settori, rimediando alla necessità del “distanziamento sociale”. Anche gli spazi connessi alla cultura dovrebbero beneficiare dei vantaggi tecnologici: le potenzialità degli strumenti digitali, concepiti come mezzi di riscoperta, valorizzazione e, di conseguenza, diffusione, possono infatti contribuire allo sviluppo del settore culturale, migliorandone anche la fruibilità.

Da qui, la necessità di investire nell’innovazione coinvolgendo allo stesso tempo le generazioni più giovani. In tale contesto, FME Education porta avanti le sue attività dimostrando la possibilità e l’efficacia di coniugare il patrimonio culturale italiano con le potenzialità tecnologiche del presente.