Business sui temi ESG: non sono una bolla temporanea innescata dal Covid

Non è ne’ una bolla ne’ una moda passeggera. L’interesse verso i fattori economici e sociali, quelli noti come ESG (Ambiente, Sociale e Governance) sono destinati a consolidarsi in futuro, e il relativo business quindi dovrebbe continuare a crescere. Tutto a causa della pandemia, che ha risvegliato le nostre coscienze e ci ha reso più sensibili al rispetto del pianeta e delle uguaglianze sociali.

I fattori ESG cambiano il business

esg businessSe questa spinta emotiva è stata fortissima per via del dramma Covid, molti sociologci sono sicuri che non ci sarà nessuna marcia indietro, una volta che l’emergenza sarà finita.
Questo tema è interessante anche in ottica di business, perché i fattori ESG sono quelli che più hanno performato nell’anno del Covid. E si ritiene che l’attuale sviluppo degli investimenti ESG, possano vivere una crescita di lungo periodo, con una particolare attenzione verso il capitalismo partecipato.

Crescita a lungo termine

La teoria crede in sostanza che l’approccio dei mercati ai fattori ESG sia in una fase di “adolescenza”, con tanto potenziale quindi per crescere molto e a lungo. Una sorta di shooting star. Diversi parallelismi rispetto ad altre situazioni analoghe vissute in passato, sostengono questa teoria.
Ad esempio l’avanzata dei Paesi BRIC, alla corsa del settore tecnologia, media e telecomunicazioni.
Questi ultimi temi hanno sovraperformato la crescita per più di cinque anni. Questo quindi sarebbe il potenziale per il business ESG.

Fondi e raccolta in crescita: clima in focus

Alcuni dati evidenziano la portata del fenomeno. Nel 2020 i flussi verso investimenti sostenibili hanno raggiunto $1.000 mld sui mercati OTC. Attualmente ben 2.700 fondi rispecchiano a criteri di sostenibilità ESG (ambientale, sociale e di governance).
I cambiamenti climatici sono quelli in primo piano. Rappresentano cioè la sfida principale e più sentita. Si pensi in tale ottica al passaggio da una economia legata al carbone e al petrolio, a una che punta sulle energie rinnovabili. Pensiamo che la Cina, seconda più grande potenza economica globale, si è posta l’obiettivo di raggiungere la neutralità entro il 2060. Questo avrà enormi ripercussioni sul business ESG nel lungo termine.