CosÌ si certificano i dispositivi medici (e si scrive di scienza). Il caso Clariscience

Affari regolatori, scrittura medica e sistemi di gestione per la qualità. Dietro alle scoperte scientifiche e ai dispositivi medici che utilizziamo ogni giorno ci sono i professionisti di Clariscience, azienda con sede tra Padova e Milano, che registra un +22% sul fatturato nell’anno della pandemia. Il CEO, Stefano Pagnutti: “Investiamo nel personale, vogliamo avere i migliori cervelli al servizio dei nostri clienti”

Il mondo farmaceutico, biotecnologico e medicale in Italia rappresenta una filiera che vale il 10% del Pil, per un valore di produzione attorno ai 55 miliardi di euro. Il settore dei dispositivi medici, da solo, genera un mercato che vale 16,5 miliardi di euro tra export e mercato interno e conta 3.957 aziende, che occupano 76.400 dipendenti. Le riviste medico-scientifiche pubblicate da una dozzina di editori sono oltre 170. L’Italia è al settimo posto per numero di pubblicazioni scientifiche e i ricercatori italiani si classificano all’ottavo posto per numero di articoli nel top 1% di citazioni. Ma spesso poi i loro cervelli finiscono all’estero: l’Italia è al 27° posto tra i paesi dell’Ocse per quanto riguarda l’investimento nella ricerca scientifica, che vale solo lo 0,31% del Pil.

In questo ecosistema economico, sempre più al centro dell’interesse pubblico nell’era della pandemia, esiste un’eccellenza italiana, Clariscience, che ha sede operativa a Padova e legale a Milano. L’azienda è stata fondata nel 2013, i dipendenti sono dieci e nell’anno del Covid il fatturato è passato da 900 mila euro a 1,1 milioni (+22%). Sono i professionisti che garantiscono la supply chain del benessere e della salute, e con le loro conoscenze permettono al settore medicale di comunicare nel modo più corretto e a chi produce o distribuisce dispositivi medici di immettere i propri prodotti sul mercato nel rispetto delle normative.

Nello specifico, Clariscience si occupa di consulenza in ambito medicale. Accompagna i soggetti coinvolti nell’intricato mondo life science in generale e dei dispositivi medici in particolare. L’azienda è organizzata intorno a due business unit: quella degli “Affari regolatori e sistemi per la gestione per la qualità”, dedicata al settore dei dispositivi medici, e quella relativa alla “Comunicazione scientifica” che si rivolge invece all’intero settore life science, anche attraverso specifici servizi di medical writing. In questo caso gli interlocutori diventano molteplici e il raggio d’azione dell’azienda raggiunge anche il mondo della ricerca e dell’editoria scientifica.

Un modello, questo, che rende Clariscience unica in Italia per completezza dell’offerta erogata in un mondo in cui precisione e competenza sono indispensabili: “Riusciamo a garantire standard elevatissimi grazie a investimenti costanti nella formazione dei nostri dipendenti”, dice il Ceo, Stefano Pagnutti. “Inoltre, offriamo retribuzioni superiori alla media di settore. Vogliamo avere le migliori menti a disposizione dei nostri clienti”.

Qualche esempio concreto? Il ricercatore che ha impiegato mesi per raccogliere dei dati potrebbe non avere il tempo per formalizzarli in un documento o in un articolo scientifico senza trascurare pazienti e laboratorio. Oppure il fabbricante di un dispositivo medico all’avanguardia che ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a ottenere il marchio CE per renderlo disponibile sul mercato e che, dopo avere investito in ricerca clinica, vuole comunicarne i risultati nel modo più efficace possibile.

“Clariscience affianca i propri clienti nel raggiungimento e nel mantenimento della conformità normativa e li aiuta ad affermarsi sul mercato attraverso una comunicazione scientifica stimolante”, conclude Pagnutti. “Lavorando a fianco dei nostri clienti, pur rimanendo consulenti, sappiamo esattamente cosa fare. Il mondo dei dispositivi medici è complesso. Prima che un prodotto possa raggiungere il paziente sono necessari controlli e documenti molto precisi. Ma è necessario anche comunicarne efficacemente il valore, facendo lavorare insieme opinion leader, clinici, aziende e centri di ricerca. Per tutte queste esigenze otto anni fa è nata Clariscience. Da allora le nostre parole chiave sono sempre le stesse: competenza, consapevolezza ed empatia”.