Recessione e mercati, ecco perché sta nascendo una trappola per gli investitori

La domanda che tutti quanti si stanno ponendo adesso è: quando finirà tutto questo? L’emergenza Covid ha superato l’inimmaginabile, creando una scia di contagi, decessi e danni economici. Solo alla fine potremo misurarli, ma già si può dire che porteranno a una recessione che già adesso fa spavento.

Recessione sicura, durata incerta

Di sicuro le economie verranno spinte nella recessione profonda. Curiosamente non sarà per via del virus, ma per via delle necessarie misure di auto-contenimento che hanno portato al blocco delle attività produttive di ogni genere. Non si può sapere l’entità di questa fase recessiva. Ne’ la sua durata. Si potrà fare solo con il senno di poi. Questo evidenzia l’errore che molti investitori stanno commettendo in questo periodo: ritenere che il peggio sia passato e che da ora in avanti la strada del rilancio economico è spianata.

Il fatto che sia stato già toccato il punto più basso è una possibilità. Non è però una certezza. Del resto la storia insegna che spesso si assiste a dei rally in contro-tendenza, ovvero delle fasi di temporanea forte ascesa mentre ci sono gravi contrazioni del mercato. L’esempio più recente è relativo all’ultima grande crisi, quella del 2007-09. Durante quel periodo ci furono diversi momenti di crescita dei mercati azionari, che però non indicavano certo la fine della crisi.

La trappola per i mercati

Le situazioni di recessione possono diventare delle trappole, perché tali fasi di rialzo ingannano gli investitori facendogli credere che il peggio sia alle spalle. Molti analisti di broker online affidabili sono caduti in questo errore. Il guaio è che poco dopo arriva la delusione cocente, quando il mercato riprende il suo declino. Ma come si fa a non cadere nella trappola?

La cosa più importante è monitorare con attenzione il momento in cui una ripresa stabile comincerà a prendere forma, permettendo un recupero del sistema economico e un rialzo realmente duraturo dei mercati. Al momento quello che si può vedere che la volatilità – andata alle stelle durante la fase acuta della crisi – sembra alle nostre spalle, con il ritorno a livelli normali di correlazioni e leva. Questo vuol dire che nel prossimo futuro il mercato comincerà a normalizzarsi, nel senso che la direzione dei prezzi sarà determinata in misura sempre più forte dai fondamentali, mentre finora è stata determinata dalle notizie sul Covid.