La Collezione Guggenheim a Venezia: capolavori dal novecento
Peggy Guggenheim, l’arte e Venezia
È figlia del novecento la storia di Peggy Guggenheim e del suo museo, la cui storia è strettamente legata agli avvenimenti che hanno segnato la storia del XX secolo. Simbolicamente possiamo far iniziare la storia di questa straordinaria collezionista d’arte e del suo museo nel 1912, quando il padre di Peggy Guggenheim, che lavorava nel settore dell’estrazione e lavorazione dei metalli, muore eroicamente nel naufragio del Titanic. Nel 1921 Peggy si trasferisce in Europa, frequentando prima Parigi, dove conosce artisti che la influenzeranno per tutta la vita, e poi Londra, dove apre una galleria d’arte nel 1938, la Guggenheim Jeune. Occorre ringraziare Samuel Beckett, poiché fu lui a insistere e convincere Peggy a dedicare la sua collezione all’arte contemporanea, in quanto si trattava, a detta dello stesso Beckett, di “cosa vivente”.
La collezione inizia a crescere nello stesso momento in cui le tremendi nubi della prima guerra mondiale cominciano a coprire l’Europa, e Peggy Guggenheim continuò ad acquistare quadri anche quando le truppe tedesche erano alle porte di Parigi. Peggy Guggenheim lasciò quindi l’Europa in preda alle tensioni belliche e si trasferì a New York dove inaugurò la galleria/museo Art of This Century. Peggy comincia a includere nella propria collezione opere di artisti americani allora sconosciuti come Robert Motherwell, David Hare o Robert de Niro Sr. L’artista principale della collezione diventa tuttavia ben presto Jackson Pollock, alla quale viene dedicata la prima mostra personale nel 1943.
Nel dopoguerra, precisamente nel 1947, Peggy Guggenheim ritorna in Europa e sceglie Venezia come terra fertile per la sua collezione, che trasferisce a Palazzo Venier dei Leoni, dove tuttora è visitabile. A Venezia Peggy continua ad acquistare opere d’arte, questa volta di artisti italiani come Edmondo Bacci e Tancredi Parmeggiani.
La collezionista più importante del mondo muore all’età di 81 anni, nel dicembre del 1979. Le sue ceneri riposano in un angolo del giardino del museo, dal quale evidentemente scelse di non separarsi.
Museo Guggenheim a Venezia, collezione permanente e mostre
Al museo Guggenheim trovate i maggiori artisti del Cubismo, Futurismo, Pittura Metafisica e astrattismo Europeo. Per le bianche stanze trovate quindi Picasso, con Il Poetae Sulla Spiaggia, Duchamp con Giovane triste in treno, de Chirico con La Torre Rossae La nostalgia del Poeta,Kandinsky conPaesaggio con macchie rosse nr 2 e tantissimi altri che occorre necessariamente conoscere approfonditamente con una visita.
Non sono solo i grandi artisti del passato, seppur non lontano, a essere protagonisti alla Collezione Guggenheim. Dal 22 settembre e fino al 14 gennaio 2019 troverete una mostra temporanea di Osvaldo Licini (1894-1958), dal titolo “Che un vento di follia totale mi sollevi”, artista marchigiano purtroppo non abbastanza conosciuto. La sua opera si può inserire nella corrente surrealista, fu in ogni caso molto influenzata dall’amore per la terra natia e dai paesi nord europei che visitò dal 1931 al 1938.
Una visita alla Collezione Guggenheim è consigliata e doverosa, perché ci aiuta a capire la storia recente che abbiamo alle spalle, che ancora ci sussurra le sue storie di guerra intrecciate a storie personali come quella di Peggy Guggenheim, che tanto ha regalato a Venezia e al nostro paese.