Vendite di auto, la concorrenza cinese colpisce forte i player europei

I colossi dell’auto Made in Europe, tradizionalmente grandi protagonisti del settore sia nel vecchio continente che in Oriente, stanno attraversando la fase più difficile degli ultimi anni. Infatti le vendite in Cina continuano a scivolare, e la minaccia orientale si sta estendendo anche in Europa.

Gli ultimi numeri sulle vendite

L’ultimo caso eclatante è relativo a Mercedes, il colosso tedesco quotato sull’indice Ger 40. Lo scorso anno la casa teutonica ha subito un calo del 2% delle vendite in Cina, il mercato più importante dopo quello europeo. Questa flessione ha finito per incidere anche sul bilancio totale delle vendite a livello globale, che sono cresciute soltanto del 1,5%.

L’avanzata dei player locali

Come tutti i marchi europei, anche Mercedes sta soffrendo la concorrenza dei produttori locali, le cui vendite continuano a gonfiarsi (con annesse polemiche per via dei forti sospetti di sussidi statali in grado di abbattere i prezzi e fare concorrenza sleale).

Nell’era della transizione energetica, le imprese cinesi hanno saputo sfruttare la marcia a rilento delle aziende europee, e soprattutto il loro vantaggio di produrre auto a costi minori, conquistando vendite e quote di mercato. I veicoli elettrici in Cina si stanno diffondendo sempre di più, tanto che nel 2023 hanno avuto una crescita delle vendite pari al 22%.
Per fare un esempio, in questo segmento Mercedes è già stata superata da marchi cinesi come Byd.

Il timore di un’espansione oltre confine

Le preoccupazioni dei grandi marchi dell’industria automobilistica Europea non si esauriscono però al solo mercato cinese. Il timore infatti è che le aziende di Pechino presto cominceranno a fare una concorrenza agguerrita a Mercedes e compagnia anche nel vecchio continente. Byd, ad esempio, presto costruirà in Ungheria la prima fabbrica di veicoli.

Nel 2021 la quota cinese sul mercato delle auto elettriche europee era del 3,9%, nel 2022 avevano l’8% e, secondo le stime di Bruxelles, nel 2025 raggiungeranno il 15% (con indicatori di volatilità molto elevati). Peraltro nel Nord Europa, dove l’elettrificazione è molto più avanzata, la quota di auto cinesi sul mercato dell’elettrico è già attorno al 20%.