Intercettato a margine della sesta edizione de “La Ripartenza”, l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini ha parlato dell’urgenza di accelerare l’elettrificazione del Paese, puntando su infrastrutture e produzione di energia da fonti rinnovabili. Tra i temi affrontati anche la gestione dei rifiuti, un tema cruciale in Italia e non solo.
“Al 2050 mancano solo 26 anni, col Climate Change non si fanno armistizi”
“Dobbiamo assolutamente accelerare l’elettrificazione del Paese. Bisogna riuscire ad aumentare le infrastrutture elettriche e spingere sulla produzione di rinnovabili”: solo così, sostiene Renato Mazzoncini, sarà possibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. A Milano per prendere parte alla sesta edizione di “La Ripartenza”, l’AD di A2A ha espresso la sua visione sul futuro energetico del Paese.
In un’intervista rilasciata a margine dell’evento, ha evidenziato la necessità di investire sulle infrastrutture che rendono il Paese competitivo: “Tutto questo ovviamente passa tramite l’accettazione di nuovi impianti, le procedure in Italia sono un po’ complesse. Siamo sempre riusciti a crescere come Paese e sono fiducioso che riusciremo a portare a termine anche questa importante transizione. Ormai mancano 26 anni al 2050 – ha ricordato il manager – e col Climate Change non si fanno armistizi”.
Renato Mazzoncini: termovalorizzatori ed efficienza idrica le basi per la ripartenza
Puntare sulle infrastrutture, anche quelle per la gestione dei rifiuti e il recupero di materia ed energia, consentirebbe al Paese di accelerare anche la ripresa economica, frenata dalla crisi energetica: “Non possiamo più permetterci di esportare nei Paesi del nord Europa i nostri rifiuti per farli trasformare in energia – ha dichiarato Renato Mazzoncini – bisogna completare i termovalorizzatori già programmati sul territorio nazionale”.
Anche sul fronte idrico c’è ampio spazio di manovra: “Ad oggi abbiamo il 46% di perdite sulle reti idriche e per ridurle occorrono 30 miliardi di investimenti in Italia nei prossimi dieci anni”. La volontà di investire e le risorse ci sono, ma è necessario l’impegno congiunto di aziende e amministrazioni locali.
Nella parte finale del suo intervento, l’Amministratore Delegato di A2A ha affrontato anche il tema della crescita della popolazione nordafricana e del conseguente aumento della produzione dei rifiuti, che oggi vengono gestiti in modo inadeguato.
La Life Company ha proposto di adottare per le principali città nordafricane modelli simili a quelli lombardi, in cui raccolta differenziata, termovalorizzazione e produzione di energia fanno parte di un sistema integrato.