In epoca Covid la linea internet casa è diventata un servizio imprescindibile non solo per lo smart working o la didattica a distanza, ma anche per le attività del tempo libero che, a causa dei lockdown, sono spesso diventate digitali. A riprova di ciò quanto emerso dall’analisi fatta da Facile.it su un campione di oltre 650.000 richieste* di cambio di fornitore, secondo cui la percentuale degli utenti che ha dichiarato di usare la rete domestica per giocare online è aumentata del 30%, passando dal 16% rilevato nei mesi pre-pandemia al 21% rilevato tra marzo e dicembre 2020.
Una passione che non sembra arrestarsi e che è proseguita anche nel 2021 tanto che, esaminando le richieste raccolte nel primo trimestre dell’anno, Facile.it ha messo in luce come la percentuale di utenti in cerca di una linea internet casa per giocare online sia addirittura arrivata al 25%.
L’altra grande novità emersa è che giocare online con smartphone, tablet, PC o console non sembra più essere un’esclusiva dei giovani; se è vero che i richiedenti con età compresa tra i 18 e i 24 anni sono risultati essere la categoria che, in percentuale, usa con più frequenza la rete domestica per il gaming (quasi 1 su 3 nel primo trimestre 2021), sorprende vedere come l’utilizzo di internet per i giochi online sia addirittura raddoppiato tra gli over 55. Nello specifico, tra i richiedenti con età compresa tra i 55 e i 64 anni si è passati dal 9% pre-pandemia al 18% nel 2021, mentre tra gli over 65 la percentuale è cresciuta dal 7% al 15%, chissà se per propria passione o per far felici i nipoti.
In aumento anche l’uso di Smart TV
Quella del gaming, però, non è l’unica passione digitale cresciuta nell’ultimo anno; lockdown e limitazioni alla mobilità hanno dato un grosso impulso anche alla fruizione di contenuti tramite Smart TV. A conferma di questo dato, Facile.it ha rilevato un aumento dei richiedenti che hanno dichiarato di usare la linea di casa per guardare film e serie televisive in streaming; si è passati dal 48% del periodo pre-pandemia al 59% del primo trimestre del 2021.
Come per il gaming online, anche in questo caso l’aumento ha riguardato tutte le fasce di età, seppur con differenze significative. I giovani con età compresa tra i 18 e i 24 anni, ancora una volta, sono risultati essere i richiedenti che con più frequenza si servono della linea dati per questa finalità, con una percentuale passata dal 53% pre-Covid al 62% del primo trimestre 2021.
L’andamento regionale
Smart working, DAD, gaming e smart TV; nell’ultimo anno, oltre ad avere una connessione internet, per molte famiglie italiane è diventato fondamentale poter contare su una linea dati sufficientemente veloce e capace di reggere più utenti in contemporanea. Non a caso sono molti i clienti che, non soddisfatti del proprio servizio, hanno scelto di cambiare fornitore; già lo scorso anno un’indagine* commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat evidenziava come, tra marzo e giugno 2020, l’8,9% degli italiani con un contratto di internet casa avesse deciso di cambiare fornitore, il più delle volte spinto da ragioni economiche (70,8%) o, appunto, perché la linea non era sufficientemente veloce (41,9%).
Ma quali sono le aree del Paese dove è aumentata la richiesta di attivazione di una nuova linea internet casa o di cambio operatore? Per rispondere alla domanda Facile.it ha analizzato un campione di oltre 90.000 contratti raccolti nel 2020 scoprendo che la regione dove si è registrato l’aumento più significativo è la Sardegna; nell’isola le domande di cambio fornitura o attivazione linea sono aumentate del 15% rispetto al 2019. Seguono nella graduatoria nazionale la Calabria (+9,7%) e le Marche (+7,1%).
*L’analisi di Facile.it è stata realizzata su un campione di oltre 650.000 richieste di cambio fornitore o attivazione nuova linea internet casa raccolte online da novembre 2019 a marzo 2021.
L’indagine mUp Research – Norstat per Facile.it è stata realizzata tramite n. 1.009 interviste CAWI con un campione rappresentativo della popolazione adulta, in età 18-74 anni, sull’intero territorio nazionale. Indagine condotta tra il 13 e il 15 luglio 2020.