Debito pubblico, Moody’s avverte sul rischio che corre l’Italia

Il livello del debito pubblico, già molto alto prima dello scoppio della pandemia, potrebbe diventare in futuro molto difficile da gestire. E Paesi come l’Italia, che già partivano da situazioni difficili, dopo l’impatto della pandemia potrebbero avere ancora più problemi a gestire la situazione.

Il rapporto di Moody’s sul debito pubblico

debito pubblicoQuesta è la sostanza dell’ultimo rapporto reso noto dall’agenzia Moody’s riguardo al debito pubblico dell’Eurozona per il 2021. Un outlook che complessivamente è negativo, in special modo a causa del contesto generato dal Covid. La situazione economica infatti è incerta, e questo a sua volta genera incertezza circa la armi di politica fiscale. Ricordiamo che la pandemia ha scatenato una recessione profonda nell’Eurozona nel 2020.

Ripresa sanitaria ed economica

Secondo gli esperti di Moody’s, anche se sotto il profilo sanitario riusciremo a vedere la luce in fondo al tunnel nei prossimi mesi, la ripresa economica dopo lo shock da Covid sarà “lenta, disomogenea e fragile“. Questo renderà molto difficile stabilizzare il livello del debito pubblico, che si muove ben al di sopra della sua media mobile. Anzi, quest’ultimo è destinato a crescere per via delle politiche di sostegno all’economia da parte dei governi.

Proprio per questo, del resto, la Bce si sta impegnando a fare tutto il necessario per fornire sostegno all’economia e aiutarla a superare la crisi scatenata dalla pandemia. Ma se finora l’impatto negativo del maggior livello di debito è stato attenuato dalla disponibilità di tassi molto bassi, in futuro non potrà essere sempre così.

Rischio shock amplificato

Il pericolo concreto è che la somma degli alti livelli di debito e questa crescita a singhiozzo, finiscano per intensificare l’impatto di eventuali altri shock. A maggior ragione se dovesse ridursi la fiducia degli investitori nei loro governi.

Il rischio maggiore cade su alcuni paesi – Italia, Cipro, Spagna e Portogallo – che già hanno una forte esposizione economica alla crisi. Inoltre al tempo stesso hanno un margine di azione fiscale più limitato. Certo, non arriveremo mai ad una situazione simile a quella del debito dell’Argentina – alle stelle – ma comunque si tratta di situazioni che vanno monitorate con attenzione.