Alessandro Benetton spiega come comportarsi e come provare a dialogare con quelle persone che sui social esprimono odio gratuito.
Alessandro Benetton: “Non tutti gli hater sono uguali”
“Seneca diceva che la prima arte che devono imparare quelli che aspirano al potere è di saper sopportare l’odio”: è con questa citazione che Alessandro Benetton apre il suo ultimo video Youtube, pubblicato anche sul portale del “Corriere della Sera”. Protagonisti del nuovo #UnCaffèConAlessandro sono i cosiddetti “hater”, quelle persone che sui social si esprimono prevalentemente con insulti o espressioni d’odio, in particolare nei confronti dei personaggi più noti. Per via del suo cognome, l’imprenditore affronta quotidianamente il fenomeno: per questo motivo ha pensato di condividere con i suoi follower alcuni consigli su come gestire gli “odiatori”. Come prima cosa, è necessario tenere a mente un assunto fondamentale: gli hater non sono tutti uguali. È importante infatti distinguere le critiche vuote da quelle costruttive: “Ci sono ad esempio quelli che semplicemente scrivono ‘zitto, idiota’: nessuna argomentazione, solo insulti. Ecco, secondo me il modo migliore per interagire con queste persone è quello di non farlo. Rispondere – spiega Alessandro Benetton – sarebbe solo un modo per dargli risonanza”.
Informazioni e gentilezza: la ricetta di Alessandro Benetton
Capita però che alcuni hater diano una sorta di spiegazione al loro livore: è in questi casi che secondo Alessandro Benetton si presentano i presupposti per provare a creare un dialogo. Per farlo, è fondamentale rispondere cercando di dare il maggior numero possibile di informazioni: “Nel 90% dei casi le persone commentano senza sapere chi tu sia e quale sia la tua storia”. Il fondatore di 21 Invest parla delle sue recenti esperienze dovute ad alcuni casi di cronaca che hanno coinvolto la famiglia Benetton, che hanno causato ondate di commenti e messaggi di odio sui suoi canali: “In quel caso per me è stato importante rispondere a più commenti possibile spiegando che per quanto il cognome fosse lo stesso, io ero completamente estraneo ai fatti ed è capitato più di una volta che sulla base della mia risposta si aprisse un dialogo costruttivo in cui a farla da padrone non era l’odio ma la comprensione”. Nell’ultima parte del video Alessandro Benetton parla infine della gentilezza: “La cosa più importante da fare quando si interagisce con gli hater è essere gentili. Forse dietro quel commento pieno di odio si nasconde qualcuno che non sta bene, che non è felice: allora è nostra responsabilità rompere il cerchio, essere gentili per non diventare hater a nostra volta”.