Stando alle ultime ricerche, nel prossimo futuro le persone sulla sessantina pare siano destinate a subire almeno 4 malattie fino al raggiungimento degli 80 anni perché vivere più a lungo comporterebbe anni di cattiva salute.
Nel 2035 l’aspettativa di vita sarà aumentata ancora di più: gli uomini dovrebbero riuscire a vivere in media 3,6 anni in più rispetto a oggi mentre le donne 2,9 anni in più. I due terzi di questa aspettativa di vita in più, però, saranno caratterizzati da cattive condizioni di salute. In particolare, i casi di cancro saranno aumentati del 179,4% mentre quelli di diabete del 118,1%. Gli studiosi ritengono che ciò sia dovuto soprattutto all’aumento delle persone affette da obesità e alla sempre minore propensione attività fisica.
La professoressa Carol Jagger dell’Università di Newcastle, principale referente di questa nuova ricerca i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Age and Aging, ha aggiunto che la presenza di più patologie aumenta il rischio di lunghi soggiorni negli ospedali e che tutto ciò potrebbe portare a una crisi del sistema sanitario anglosassone.
Il numero delle persone con più di 85 anni, inoltre, sarebbe destinato a raddoppiare nei prossimi 20 anni.
Com’è stata condotta la ricerca?
I ricercatori hanno analizzato tre indagini sull’invecchiamento che gli hanno permesso di creare dei modelli predittivi sulle future opportunità di vita e sui livelli di comorbidità, ovvero sullo sviluppo di ulteriori patologie in aggiunta ad altre già presenti. I partecipanti al sondaggio sono stati scelti tra coloro affetti da patologie croniche come il diabete, il cancro e l’artrite: sono stati effettuati esami per valutare il loro rischio di sviluppare malattie mentali come demenza e altre patologie come la compromissione dell’udito.
La comorbidità contribuirà alla crisi del sistema sanitario
I risultati dello studio hanno rivelato che tra il 2015 e il 2035 il numero di persone anziane affette da quattro o più patologie e, in generale, affette da problemi di salute raddoppierà. Almeno una su tre di queste persone già malate avrà anche problemi di salute mentale come demenza o depressione.
La professoressa Jagger ha dichiarato che: “La presenza di quattro o più patologie, definita comorbidità complessa, è il risultato dell’aumento della popolazione con più di 85 anni”. L’aspetto più preoccupante dei risultati della ricerca condotta, secondo la Professoressa, sta nel fatto che anche gli adulti di età compresa tra i 65 e i 74 avranno una maggiore probabilità di sviluppare due o tre patologie in più rispetto al passato. Questo sarebbe dovuto all’obesità e all’inattività fisica, due dei principali fattori di rischio per la maggior parte delle malattie.
La comorbidità aumenterebbe la probabilità di ricovero ospedaliero o in case di riposo e strutture di assistenza, di degenze più lunghe e di un alto tasso di riammissione elementi che potrebbero portare a una crisi del sistema sanitario. Bisogna sin da ora trovare il modo di sopperire alle future esigenze di assistenza e cura della popolazione anziana alla luce delle predizioni effettuate.