Prezzi, brutte sorprese in arrivo per chi consuma il succo d’arancia

Al prossimo inverno non manca poi molto, e chi è abituato a fare il pieno di vitamina C tramite il succo d’arancia dovrebbe prepararsi ad una brutta sorpresa. I prezzi infatti sono stimati in crescita, e neppure di poco.

Cosa accadrà ai prezzi del succo d’arancia

succo d'aranciaUn mix di fattori sta agendo sul mercato: climatici, economici, batteriologici. Gli effetti già si vedono, ma quelli più grossi li vedremo tra un po’ di tempo, perché stanno cambiando gli scenari per i tre maggiori produttori di arance destinate ai succhi di frutta: Usa, Messico e Brasile.

Crollo produttivo in Florida

Uno scenario critico riguarda la Florida, dove il passaggio dell’uragano Ian (settembre dell’anno scorso) ha provocato danni per 250 milioni di dollari. Come se non bastasse, le coltivazioni stanno facendo i conti anche con un batterio killer (greening), sempre più resistente agli insetticidi.

Nel 2022 quasi una pianta su quattro è stata uccisa dalla malattia provocata da questo batterio.
Il risultato è che secondo gli indicatori che anticipano il trend il raccolto 2023-2024 produrrà solo 16 milioni di casse, il 60% in meno del raccolto precedente e uno dei peggiori dal 1930, secondo le stime del Dipartimento di Agricoltura statunitense.

Messico e Brasile

Il batterio killer è il principale motivo per cui la produzione del Messico è caduta del 30%. In questo caso si è pure aggiunta l’ondata di siccità a ridurre il raccolto.

Le preoccupazioni maggiori sono però riguardanti il Brasile, primo esportatore al mondo di arance per succhi. Il paese sudamericano ha una quota di mercato del 75%. Se non è monopolio poco ci manca. Quest’anno si prevede un dimezzamento della produzione, che arriverà poco oltre i 300 milioni di casse.

La cosa allarmante riguarda il crollo delle scorte. Nel 2022 ammontano a 434.000 tonnellate, il livello più basso di sempre.

L’effetto sui prezzi

Qualche conseguenza a livello di prezzo già si vede. A novembre scorso il costo dei contratti futures del succo d’arancia concentrato e surgelato hanno superato i 2,20 dollari per libbra (fonte XTB). Non era mai stato così alto da cinque anni.

Con l’offerta che piano piano si riduce, i prezzi del succo d’arancia crescono. L’associazione francese Unijus ha rilevato che una tonnellata di succo è salita da 2.600 a 3.400 euro, perché gran parte del raccolto brasiliano viene ora dirottato verso gli Usa, e quindi cala l’offerta per l’Europa, alla quale tradizionalmente era destinata la fetta più grande della produzione sudamericana.