Situazione finanziaria delle famiglie italiane, ecco l’ultima fotografia della Banca d’Italia

Ad inizio del mese di giugno, come di consueto la Banca d’Italia ha pubblicato una relazione annuale che fornisce un’istantanea aggiornata della situazione finanziaria delle famiglie italiane. Da essa emergono alcune differenze rispetto al resto d’Europa.

Le famiglie e la situazione finanziaria

situazione finanziaria famiglieDal report di Bankitalia emerge che le famiglie italiane hanno aumentato il loro reddito disponibile.
Con questo termine si intende la somma dei redditi da lavoro e da proprietà, delle prestazioni e del saldo dei trasferimenti con l’estero, calcolati al netto delle imposte e dei contributi. E’ quindi una misura completamente diversa rispetto al guadagno legato al proprio lavoro. Una misura più ampia e più completa.

L’indebitamento

L’analisi di Bankitalia evidenzia come la situazione finanziaria delle famiglie italiane sia diversa dal resto d’Europa per quanto riguarda l’indebitamento. In Italia i debiti rappresentano circa il 65% del reddito disponibile, mentre la media dell’Eurozona arriva a sfiorare il 100%.
In sostanza siamo un paese composto da famiglie che non amano avere un fardello di debiti addosso.

La componente dei mutui ipotecari

Va sottolineato che gli italiani puntano soprattutto sui mutui ipotecari per l’acquisto della casa. Si tratta di un finanziamento a medio lungo termine, che in genere hanno un time frame da 5 a 30 anni.

Questa componente aveva vissuto una fase di profondo calo durante il periodo della pandemia. Nel 2021 invece i prestiti per l’acquisto delle abitazioni sono cresciuti del 5%. Le politiche di sostegno pubbliche a favore dei giovani riguardo l’acquisto della prima casa, hanno fatto crescere la quota i coloro che ricorrono al mutuo ipotecario.

Sempre in questo ambito va sottolineata la preferenza delle famiglie verso il tasso fisso. Ciò si spiega con l’epoca di tassi bassi che abbiamo vissuto per molti anni, anche se i segnali operativi che stanno mandando le banche centrali adesso vanno in un’altra direzione.

La propensione al risparmio

Se il reddito disponibile è cresciuto, la propensione al risparmio (il rapporto tra il risparmio e il reddito disponibile) è rimasta comunque elevata. La situazione finanziaria delle famiglie italiane evidenzia infatti che il tasso medio di propensione al risparmio è giunto al 13%, rimanendo su un livello decisamente superiore quasi il doppio rispetto al periodo pre pandemia.
Ciò vuol dire che nonostante un maggiore reddito disponibile, le famiglie ancora non se la sentono di spendere come qualche anno fa.