La scarsa conoscenza della lingua inglese è un fenomeno ancora diffuso. Molti, nonostante consapevoli della sua importanza, hanno difficoltà nell’approccio. Per Alessandro Benetton il primo passo è trovare la giusta motivazione.
Alessandro Benetton: senza conoscere l’inglese impensabile diventare imprenditori
Per molte persone imparare l’inglese è considerata una sfida ancora ostica se non insormontabile. Conoscere la lingua più diffusa a livello mondiale non è certo un obbligo, ma lo diventa nel momento in cui si decide di fare gli imprenditori.
E se a dirlo è Alessandro Benetton, fondatore di 21 Invest e attuale Presidente di Edizione S.p.A., c’è da fidarsi. L’imprenditore ha dedicato al tema uno degli ultimi appuntamenti Youtube dell’ormai nota rubrica #UnCaffèConAlessandro.
Troppe le limitazioni, soprattutto nel mondo del lavoro, di chi non ha una buona dimestichezza con quella che definisce “la lingua che rompe i confini” nonché “la lingua della rete”. Come comportarsi dunque per superare quelle resistenze che ancora oggi ci impediscono di apprendere l’inglese? Il primo passo, fondamentale, è partire da una giusta motivazione, capire perché vogliamo impararlo: “Per partire bisogna scegliere una motivazione che rispecchi il nostro desiderio. Viaggiare, trovare lavoro all’estero, creare un progetto che vada oltre i confini italiani: queste sono ottime motivazioni. L’importante – sottolinea Alessandro Benetton – è passare da ‘lo faccio perché devo’ a ‘perché lo voglio'”.
Alessandro Benetton: web e smartphone gli alleati per “vivere l’inglese” a distanza
Trovato il movente, bisogna poi agire e impegnarsi nello studio: “Cercare un corso, che sia dal vivo o online è sicuramente una buona soluzione, ma non basta – continua Alessandro Benetton – Per quanto ben strutturato, un corso rimane sempre e comunque un corso. Quello che ho capito studiando all’estero è che per imparare davvero una lingua bisogna viverla”.
Tuttavia passare del tempo oltreconfine non è l’unico modo per vivere una lingua, precisa l’imprenditore: “Libri, film, serie TV, podcast, Ted Talks: sono tutte occasioni per vivere l’inglese seduti sul divano. Anche cambiare la lingua del telefono, per quanto sembri una stupidaggine, aiuta ad entrare nella giusta mentalità, che è quella di pensare in inglese”.
Una giusta motivazione e un buon metodo rappresentano sicuramente un’ottima base da cui partire. Il resto, conclude Alessandro Benetton, dipende da ognuno di noi: “Come disse Thomas Edison non esiste un sostituto per il duro lavoro, quindi mettetevi sotto perché senza inglese non andrete da nessuna parte”.