Stefano De Capitani: dalla “Città razionale” lo spunto per la razionalizzazione degli ambiti urbanistici, ambientali, socio-economici e culturali dei centri urbani di oggi.
Città e sviluppo razionale dei contesti socio-economici-
L’importanza delle tecnologie digitali per la razionalizzazione degli ambiti urbanistici, sociali, ambientali, economici nelle città di oggi. Ne parla sui suoi profili social il presidente di Municipia S.p.A. – Gruppo Engineering Stefano De Capitani rifacendosi al concetto di “Città razionale”: “Espressione di una progettazione urbana che immetteva un’architettura nuova in cui il ruolo di primo piano era dato alla distribuzione razionale di elementi abitativi, verde, servizi, trasporti e luoghi per il governo locale, facilmente accessibili per favorire la partecipazione alla vita sociale e, quindi, per la costruzione di una nuova società”. Presupposto era l’utilizzo di “ciò che nel momento erano materiali e tecnologie innovative”.
Il presidente di Municipia S.p.A. traccia quindi un parallelismo con il contesto attuale, anche in virtù del fatto che “siamo abituati a una terminologia ricorrente per descrivere le città in base alle finalità o funzionalità a loro associate”. L’ispirazione dei termini aggettivanti, come osserva, è “di carattere evolutivo e di ritorno alla consapevolezza del ruolo svolto proprio dalle città nell’ambito socio-economico, ambientale e culturale”.
Basti pensare a “sostenibile” e “resiliente”, due esempi di termini ricorrenti: “L’Agenda2030 ne ha data la legittimazione universale riferendosi proprio alla concezione di città che devono provvedere al benessere sociale, all’inclusione, al rispetto dell’ambiente e delle espressioni culturali e, infine, alla capacità di resistere a eventi contrari non programmati”. Finalità che, come ribadisce Stefano De Capitani, impongono “una visione integrata degli ambiti urbani e l’adozione di risorse tecnologiche d’avanguardia”.
Il digitale per progettare indirizzi di benessere collettivo
Il quadro che delinea Stefano De Capitani rimanda quindi al concetto di “Città razionale”. E “in qualche modo stiamo recuperando proprio quei principi di città razionale, abbracciando non solo l’ambito strettamente urbanistico quanto anche quello di governance cittadina”.
Il presidente di Municipia S.p.A. cita ad esempio la razionalizzazione dei consumi energetici e idrici, la razionalizzazione dei processi operativi sul territorio e, ancora, la razionalizzazione della conduzione dei temi della mobilità, dell’ambiente, delle politiche del welfare e dell’inclusione.
Non si tratta però di un esercizio puramente linguistico: come spiega Stefano De Capitani, razionalizzare un settore “non porta solo al suo solo efficientamento o alla sua ottimizzazione ma riconduce all’azione derivante da una concertazione con gli altri ambiti del contesto urbano”.
In quest’ottica, indispensabile nel supportare e implementare l’integrazione delle varie direttive e delle diverse operazioni sul territorio è la condivisione delle informazioni: si realizza quindi “attraverso infrastrutture digitali evolute e l’analisi dei dati messi in condivisione un criterio di sviluppo razionale perché basato su riscontri multisettoriali elaborati scientificamente” funzionale a preparare “città capaci di fornire alla popolazione condizioni di benessere condiviso ed equamente distribuito e, con riscontri predittivi, per sostenere in futuro adeguamenti mirati ad affrontare nuove esigenze”.
Senza dimenticare, come ricorda infine il presidente di Municipia S.p.A., di collocare sempre e comunque le persone al centro.