Idrogeno, Francesco Starace: “Va usato in maniera intelligente. Uno spreco produrre elettricità”

Per Francesco Starace il settore energetico non è ancora capace di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dall’idrogeno.

“Strategia sull’idrogeno”: l’intervento di Francesco Starace

I cambiamenti nel mondo dell’energia sono sempre più repentini: per restare al passo della transizione, è fondamentale che il settore si adatti il più velocemente possibile alle nuove tecnologie. Uno dei temi attualmente più discussi riguarda l’utilizzo dell’idrogeno. Ne ha parlato Francesco Starace durante “La strategia sull’idrogeno e la transizione energetica. Prospettive e opportunità per un’Italia green”, l’evento online de “Il Sole 24 Ore” nato per fare il punto sull’impatto che l’elemento avrà sullo sviluppo del Paese. L’Amministratore Delegato di Enel non ha usato giri di parole: “Sarebbe una sciocchezza produrre idrogeno dall’energia e poi dall’idrogeno di nuovo elettricità”. Il manager parla di un vero e proprio “spreco”. Attualmente i costi relativi al trasporto sono ancora troppo elevati. È il motivo per cui, ha spiegato Francesco Starace, al momento è preferibile sfruttarlo nella chimica, la produzione di fertilizzanti o la decarbonizzazione della produzione di acciaio o cemento: “L’idrogeno è una molecola molto piccola, in grado di infiltrarsi nelle strutture cristalline dei metalli attraversandoli: per trasportarlo bisogna comprimerlo. SI tratta di un processo molto costoso”.

Francesco Starace: puntare sugli elettrolizzatori, futuro “mainstream”

Attualmente la multinazionale dell’energia, in collaborazione con Eni, sta lavorando per sviluppare progetti di idrogeno verde attraverso celle elettrolitiche alimentate da energia rinnovabile. Secondo Francesco Starace, gli elettrolizzatori hanno tutte le carte in regola per diventare i “pannelli solari del futuro” e rappresentare una delle migliori opzioni nel processo di decarbonizzazione. L’AD ci tiene a precisare che la sfida è solo all’inizio. Sono infatti diverse le difficoltà ancora presenti nell’approccio a questa tecnologia. “Sugli elettrolizzatori in Europa c’è ancora da lavorare, ma anche i primi pannelli solari sono nati per un utilizzo di nicchia. Ci sono presupposti perché anche gli elettrolizzatori, a livello di costi, possano diventare una tecnologia mainstream. In cinque anni lo capiremo. Quello che noi stiamo cercando di fare – ha concluso Francesco Starace – è spingere una industrializzazione e una innovazione in questo settore per vedere se riusciamo ad avere un abbattimento del costo”.