Snam, l’intervista del “Corriere della Sera” a Nicola Bedin: la rivoluzione della sostenibilità

L’intervista del “Corriere della Sera” al Presidente Nicola Bedin: “Quello che conta davvero è l’impronta delle nostre azioni e delle nostre decisioni per la comunità che rappresentiamo e per il mondo in cui viviamo”.

Sostenibilità: il valore per Snam nell’intervista del “Corriere della Sera” al Presidente Nicola Bedin

La pandemia ci ha costretto a riflettere sulla differenza più importante: che cosa conta davvero e cosa no?”: il Presidente di Snam Nicola Bedin, intervistato dal “Corriere della Sera”, riprende le parole che Papa Francesco ha pronunciato nell’ottobre dello scorso anno per invitare a riflettere su come la logica del profitto non debba né possa essere “l’unico indicatore delle performance di un’azienda o di una classe dirigente”.

Per il Presidente dunque “quello che conta davvero è l’impronta delle nostre azioni e delle nostre decisioni per la comunità che rappresentiamo e per il mondo in cui viviamo”. Non a caso, come ricorda il quotidiano, Snam ha recentemente incluso nel proprio statuto il “corporate purpose” aziendale, rimodulando l’articolo 2 con l’introduzione dell’obiettivo del “successo sostenibile”: “La società svolge attività d’impresa con la finalità di favorire la transizione energetica verso forme di utilizzo delle risorse e delle fonti di energia compatibili con la tutela dell’ambiente e la progressiva decarbonizzazione”.

Nicola Bedin lo spiega chiaramente: “Siamo alla vigilia di una rivoluzione senza precedenti e l’impatto del Covid probabilmente ha accelerato questo processo”.

Snam, il Presidente Nicola Bedin: “Puntiamo convinti sulla transizione energetica

La gran parte degli investitori istituzionali, e così sarà anche per i piccoli risparmiatori, decide di puntare sulle aziende che perseguono l’obiettivo dell’interesse collettivo, del miglioramento della società in cui viviamo, delle ricadute ambientali delle strategie che mettiamo in campo, della lotta alle disparità di genere”: lo rileva il Presidente Nicola Bedin nell’intervista al “Corriere della Sera”, aggiungendo inoltre come in quest’ottica Snam abbia precorso i tempi. “Noi ci siamo mossi tra i primi. Siamo stati la prima società italiana a costituire in seno al proprio cda un comitato Esg.

E nel piano strategico, predisposto dal ceo Marco Alverà e dal management con la piena condivisione del consiglio, abbiamo anticipato al 2040 il raggiungimento della neutralità carbonica, con un calo delle emissioni del 50% già entro il 2030”: in Snam “abbiamo individuato 22 indicatori come parametri Esg da raggiungere entro il 2023. Significa adesso”.

Qualche dato: “Nel 2020 sono cresciute del 15% le donne nel nostro organigramma, con posizioni via via sempre più apicali. Poi siamo impegnati nella finanza sostenibile: nel 2020 abbiamo collocato sul mercato due transition bond, uno da 500 e l’altro da 600 milioni, che hanno riscontrato una domanda molto superiore rispetto all’offerta. Un terzo è stato collocato a febbraio con tasso negativo”.

Numeri che confermano quando spiegato da Nicola Bedin: “Puntiamo convinti sulla transizione energetica, crediamo che i gas rinnovabili, dal biometano all’idrogeno, siano la strada da seguire. Strada complementare, e non in contrasto, a quella dell’energia elettrica”. La direzione è tracciata e “si sta sedimentando anche nell’opinione pubblica la stringente necessità di produrre azioni che abbiano effetti positivi di lungo termine per tutti, non solo per chi lavora a diretto contatto con le aziende”.