In occasione del nuovo anno, “Avvenire” ha dato spazio alla riflessione di Mario Melazzini, attualmente alla guida di ICS Maugeri S.p.A. L’esperto ha guardato sia all’anno passato che alle speranze future, che necessariamente devono prevedere la somministrazione capillare del vaccino e nuovi investimenti nel Sistema Sanitario Nazionale.
Mario Melazzini, l’editoriale su “Avvenire”: il 2020 è l’anno del “tempo sbandato”
“La realtà deve e può nascere solo dal desiderio e dal bisogno della conoscenza reale e concreta di ciò che ci circonda”: è così che Mario Melazzini decide di iniziare il suo editoriale su “Avvenire” e di dedicarlo alla tematica dello sguardo. Lo sguardo dell’Amministratore Delegato di ICS Maugeri S.p.A. si rivolge quindi all’indietro, verso il difficile anno passato, al presente per capire a che punto siamo arrivati e al futuro, per non perdere di vista la speranza. Il Covid-19 ha conosciuto bene le vite dei più poveri del mondo, che già avevano una terribile familiarità con la morte e la malattia, ma è entrato anche nella quotidianità dei potenti. “Si sarà stupito a vedere gli uomini dei nostri apparati politici, burocratici, amministrativi così sorpresi da entrare in una confusione totale.” Mario Melazzini lo definisce “un tempo sbandato”, dove ogni certezza è caduta o è stata messa in discussione. Nella sua riflessione su “Avvenire”, l’esperto ricorda le due immagini che più l’hanno toccato: le bare per le strade di Bergamo e il Santo Padre solo, in Piazza San Pietro. “In quei giorni il mio sguardo è cambiato posandosi sulla quotidianità mutata”.
Mario Melazzini: servono più investimenti e più energie per garantire le cure al cittadino
Grazia alla sua esperienza personale presso ICS Maugeri S.p.A., Mario Melazzini ha potuto misurare in prima persona le mancanze e le fragilità del Servizio Sanitario Nazionale durante i difficili mesi di pandemia. Per rispondere all’articolo 32 della Costituzione che tutela la salute di tutti i cittadini, bisogna investire nuove risorse e nuove energie per far funzionare il sistema. “Il mio sguardo si è posato soprattutto sulla carenza dei medici e su una organizzazione che sapevamo dovesse migliorare e che, colta impreparata prima e spaventata poi dal virus, ha pesantemente pregiudicato la risposta alle cure”, spiega l’AD, per poi specificare: “Nel mio attuale ruolo di Amministratore Delegato degli Istituti scientifici Maugeri ho fatto tutto ciò che l’etica e il senso di responsabilità sociale imponeva: abbiamo messo a disposizione del Servizio sanitario, sia nazionale che regionale, ogni energia del nostro generosissimo personale, eseguendo tutto ciò che ci è stato chiesto, con umiltà, professionalità, competenza col solo fine di rispondere al nuovo bisogno emergenziale di tutelare al massimo la salute dei pazienti“. Si è trattata di un’esperienza drammatica, che ci deve far guardare ai vaccini come la vera risposta all’emergenza, per costruire un futuro migliore. Mario Melazzini guarda infine anche ai ragazzi, alle nuove tecnologie, agli amici, nella speranza che “presto tutti i nostri sguardi possano trasformarsi nella concretezza reale di un grande abbraccio”.