La coltivazione idroponica della cannabis, come avviene

Chi vuole cimentarsi nella coltivazione della cannabis deve necessariamente conoscere le caratteristiche di questa tipologia di sistema colturale e anche le necessità della cannabis.

Esigenze di coltivazione della cannabis

Per una corretta crescita vegetativa, la cannabis ha bisogno di oltre dodici ore di luce in un periodo temporale di ventiquattro ore. La cannabis ha inoltre bisogno di ricircolo di aria fresca. All’aperto questo non è un problema ma nelle coltivazioni al chiuso, le piante avranno bisogno di aria sempre fresca, esigenze che si possono garantire con un tubo per aspirare l’aria stantia ed una ventola per muovere l’aria. Le condizioni ambientali inadeguate possono favorire parassiti, muffe e crescita debole.

La cannabis ha bisogno di acqua per crescere, prosperare, e svolgere le sue funzioni biologiche.

Nella coltivazione al chiuso, l’acqua diventa il mezzo per trasportare le sostanze nutritive.

I gradi ideali per la crescita della cannabis sono circa ventisette, con questa temperatura si garantisce alla pianta  una crescita rigogliosa. Nella coltivazione al chiuso è facile raggiungere questo obiettivo tramite l’uso di ventole, tappetini riscaldanti o raffreddanti ed altri ausili. La luce inoltre genererà calore, che dovrà essere dissipato.

Un metodo per coltivare la cannabis in casa è la coltivazione idroponica, che si basa sul principio attraverso il quale  le radici sospese assorbono i nutrimenti direttamente dal mix nutritivo nel quale l’acqua rappresenta il substrato primario.

Cos’è la coltivazione idroponica

Quando si parla di coltivazione idroponica ci si riferisce ad un  metodo di coltivazione fuori-suolo che si basa sull’impiego dell’acqua come substrato primario. In un impianto idroponico, le piante di cannabis sono allevate in contenitori  riempiti con un substrato colturale inerte e sospese su un serbatoio pieno d’acqua.

L’acqua contiene tutte le sostanze nutritive indispensabili per la crescita delle piante e l’impiego di argille o comunque materiale inerte poroso assicura la corretta ossigenazione del serbatoio.

La coltivazione idroponica presenta diversi vantaggi, risulta essere efficace  negli ambienti e negli scenari più disparati, inclusa, appunto,  la coltivazione della cannabis. Vediamo dunque come applicare la coltivazione idroponica per coltivare marijuana di alta qualità

Quali sono i vantaggi della coltivazione idroponica

La coltivazione idroponica presenta numerosi vantaggi, occorre premettere che si deve  valutare se la pianta che si coltiva è adatta a questo tipo di coltivazione, e la cannabis la è. Il primo vantaggio della coltivazione idroponica è che piante coltivate idroponicamente crescono molto più rapidamente rispetto a quelle coltivate in terra. Anche la resa pare sia migliore in quanto in un sistema idroponico le sostanze nutritive sono sospese nell’acqua e penetrano direttamente nel sistema radicale senza dover attraversare il terreno, quindi sono più facilmente disponibili per le piante coltivate.

Cosa serve per realizzare un sistema idroponico

In commercio ci sono diverse soluzioni di coltivazione idroponica di diversi prezzi: ci sono impianti basic e impianti più sofisticati con sistemi auto-drenanti e con irrigazione automatica.

E’ anche possibile realizzare un impianto idroponico fai da te. Le cose che occorrono sono le seguenti:

Semi di qualità

 Se ci si addentra nella coltivazione di cannabis con dei semi scadenti si otterranno risultati deludenti nonostante si adottino tutti gli accorgimenti della coltivazione. La genetica del seme quindi rappresenta un elemento fondamentale in una coltivazione idroponica di qualità, per questo è bene fare  sempre un’accurata ricerca prima di acquistare un seme.

Substrato di coltivazione

 Le piante di Cannabis necessitano di uno specifico equilibrio tra gli elementi nutrizionali durante tutte le fasi di crescita. Non ci si può dunque orientare verso un terriccio standard che non è certo in grado di  fornire il sufficiente apporto nutrizionale ma ci si deve orientare su altri materiali più adatti.

 Un substrato di coltura idoneo deve dare modo alle  radici di crescere nell’acqua alla ricerca di nutrienti. I substrati inerti sono l’ideale per la coltivazione idroponica in quanto permettono un buon accesso dell’aria dalla parte superiore delle radici. Tra i substrati più usati dai coltivatori troviamo l’argilla espansa, la lana di roccia, la perlite, la fibra di cocco.

Lampade (LED o al sodio) con supporti

Oltre che il tipo di lampada è essenziale collocare le lampade di coltivazione alla giusta distanza dalle piante. Se la distanza è eccessiva, le piante di Cannabis non ricevono sufficiente luce per saziare il loro appetito di lumen. Di conseguenza la loro energia sarà utilizzata soprattutto per              raggiungere la luce, allungando gli steli in modo sproporzionato e si avranno in tal modo piante esili, con ramificazioni deboli e incapaci di sostenere il proprio peso.

Misuratore di pH e di PPM

Il misuratore di pH è necessario per monitorare costantemente il pH e per garantire alla pianta un ambiente di crescita ottimale. Le sostanze nutritive sono maggiormente disponibili per le  piante quando l’ambiente è leggermente acido. Quindi , viene  richiesto  un pH di 5,5–5,8. Con un misuratore è possibile monitorare questo dato con regolarità. Durante la fioritura, le piante preferiscono un pH di 6.

Igrometro

L’igrometro è uno strumento che misura l’umidità relativa dell’aria, cioè il rapporto tra   l’umidità assoluta e l’umidità di saturazione, in altre parole questo strumento misura la   quantità massima di vapore acqueo che può essere presente ad una data temperatura e  pressione.  E’ necessario per appurarsi di quelli che sono i valori dell’umidità nella   coltivazione idroponica.

Oltre a questo per la coltivazione idroponica occorre il seguente materiale:

  • Tenda di coltivazione
  • Vassoio e serbatoio per impianto idroponico
  • Pietra porosa e pompa
  • Vasi con trama a rete
  • Ventole di aerazione e tubi di canalizzazione
  • Filtro a carbone
  • Ventole oscillanti
  • Sostanze nutritive per idroponica da scegliere in base alla coltura

Concludendo, la coltivazione idroponica può apparire un processo complicato e complesso ma se si seguono le esigenze colturali delle piante, se si inizia con varietà idonee a questo tipo di coltivazione, come la cannabis, allora coltivare in una struttura idroponica risulta essere molto gratificante e il lavoro viene ripagato con tempi di crescita più rapidi e rese superiori. L’essenziale è seguire una regola base per coltivare cannabis: reperire semi di prima qualità, solo in questo modo si otterranno buoni risultati.