Nella nostra società quando di soffre di qualche malattia o disturbo ci si rivolge sempre alla medicina, ma anche il cibo può essere una cura valida.
Hai mai sentito parlare di terapie nutrizionali?
Si tratta di un modello innovativo di nutrizione, adottato da un numero sempre maggiore di ospedali e strutture assistenziali, che si sono rese conto del potere del cibo sulla salute dei pazienti.
Esistono dei protocolli e delle aziende specializzate in questo tipo di approccio, che sono in grado di rivoluzionare la ristorazione ospedaliera, modificandola in base alle necessità nutrizionali e alberghiere dei pazienti. Grazie a loro il cibo diventa percorso di cura, il cibo diventa terapia nutrizionale.
Terapie nutrizionali per disfagia
L’esempio più lampante è nel caso di pazienti affetti da disfagia. La malnutrizione su di loro ha un’incidenza che va tra il 12 e il 54%, un dato normale visto che nella maggior parte dei casi si vedono somministrare pasti frullati, poco appetibili e brutti da vedere.
Aziende come Medeat srl, si stanno battendo per vincere la malnutrizione dei disfagici con terapie nutrizionali somministrate sotto forma di cibi a consistenze modificate. Ne sono un esempio i flan: degli alimenti della giusta consistenza per chi ha problemi di deglutizione, che sono anche belli da vedere, buoni e fatti con prodotti naturali al 100%.
Il successo delle terapie nutrizionali
Sono stati effettuati anche dei test al riguardo e, su un campione di 21 strutture coinvolte, per un totale di 401 pazienti con una media di età di 80 anni, in 6 mesi si sono raggiunti dei risultati incredibili grazie alle terapie nutrizionali. Un aumento di peso medio del 7,3% per ogni paziente e la sospensione della somministrazione di farmaci nell’80% dei casi, con un risparmio sanitario totale di 378.000€.
Questi dati sono visibili in studi pubblicati apertamente, che attestano l’efficacia totale delle terapie nutrizionali, pratiche che dovrebbero essere adottate da tutte le strutture sanitarie mondiali.