L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU contiene 17 Obiettivi: l’ASviS, in collaborazione con la società Terna di Luigi Ferraris, ha presentato a Roma un Rapporto sui risultati finora conseguiti dall’Italia e dall’Unione Europea.
Rapporto ASviS, Giovannini: “Terna, esempio di sostenibilità”
Sono passati cinque anni da quando l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha approvato l’Agenda 2030 e i relativi Obiettivi: il fine ultimo è arrivare a modificare l’attuale modello di Sviluppo Sostenibile grazie alla collaborazione tra Stati, imprese e società. Secondo il rapporto “The European Union and the Sustainable Development Goals”, presentato a Roma alla Farnesina da ASviS e Terna, i Paesi UE risultano ai primi posti per le azioni finora intraprese. L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, secondo le parole del portavoce Enrico Giovannini, ha voluto coinvolgere nei lavori la società guidata da Luigi Ferraris, responsabile della versione inglese rilasciata alle ambasciate straniere in Italia. Il rapporto, unico al mondo, sottolinea tuttavia che persistono gravi ritardi che potrebbero rendere inutili tutti gli sforzi fatti finora. Terna, società che gestisce la rete elettrica italiana, è un esempio di come le grandi aziende possano risultare fondamentali per superare gli ostacoli ancora disseminati sulla via: “La sostenibilità non è solo un principio fondante della nostra identità aziendale, ma è anche il motore della sua presenza industriale in Italia e all’estero. È necessario – ha aggiunto in conclusione Luigi Ferraris – dimostrare impegno per lo sviluppo sostenibile, perché il ruolo delle società private è cruciale nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello nazionale, europeo e globale”.
Luigi Ferraris, il percorso professionale prima di approdare a Terna
Nel 2017 Luigi Ferraris viene nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, la società responsabile della rete elettrica in Italia: in tre anni il manager si è distinto grazie a diverse operazioni importanti, tra le quali spicca l’investimento di 6 miliardi messo in campo per il Piano 2019-2023. Nato a Legnano (Milano) nel 1962, ha studiato presso l’Università di Genova, laureandosi in Economia e Commercio: la sua prima esperienza lavorativa lo vede alla PriceWaterhouse nel settore auditing, ma dal 1990 si specializza nel management grazie a ruoli di responsabilità in realtà come Piaggio VE, Agusta e Sasib Beverage. Contemporaneamente è anche Chief Financial Officer (CFO) presso Elsacom. L’esperienza più significativa arriva nel 1999, quando entra in Enel come CFO delle società Eurogen, Elettrogen e Interpower. Rimane nel Gruppo per 15 anni, ricoprendo ruoli di rilievo come ad esempio quello di Presidente di Enel Green Power. Diventa in seguito CFO di Poste Italiane, guidando la società nel processo di privatizzazione. Docente di “Corporate Strategy” presso il dipartimento di Economia dell’Università “Luiss Guido Carli” di Roma, grazie alla sua storia professionale Luigi Ferraris ha tenuto corsi di “Energy management” nell’ambito del Master in Business Administration, “Strategie d’impresa”, “Planning and Control” e “Sistemi di controllo di Gestione”.