Come diventare Pubblico Ministero

Molte volte hai sentito nominare la figura del Pubblico Ministero, soprattutto nei grandi processi che sono stati trasmessi in televisione o nelle fiction. Ma altrettante volte ti sei chiesto cosa fosse e che ruolo svolgesse. Se fino ad ora non sei riuscito a rispondere a queste domande, non preoccuparti, sei capitato nel posto giusto. Durante questo articolo, ti spiegherò per filo e per segno i compiti del P.M., la sua formazione e cosa rappresenta nella Giustizia Italiana.

Chi è e cosa fa il P.M.?

Il Pubblico Ministero, molte volte abbreviato con la sigla P.M., è un organo dell’amministrazione della giustizia. Questi è suddiviso in più uffici denominati Procura della Repubblica ed il suo compito è quello di garantire il rispetto della Legge, la Tutela dei diritto dello Stato e valutare le azioni penali di un individuo. Il Pm individua le prove per avvalorare l’accusa, le presenta in Tribunale e durante il processo interroga l’imputato e i testimoni.

Inoltre, dispone l’archiviazione, il rinvio a giudizio, il prolungamento o la soluzione ad un caso.

Durante le indagini invece, egli ha il compito di indicare la direzione nei confronti degli ordini della polizia giudiziaria. 

Come si diventa Pubblico Ministero

Per diventare Pubblico Ministero, non basta essere il miglior avvocato penalista Roma o di altre realtà negli studi legali del territorio. 

Per chi ha il sogno di intraprendere questa carriera, deve sapere che è necessario partecipare ad un concorso pubblico, la cui partecipazione è dettata da requisiti ben precisi:

  • il conseguimento di una Laurea Magistrale in Giurisprudenza;
  • aver svolto due anni di tirocinio forense;
  • essere un cittadino italiano;
  • non aver compiuto ancora 40 anni;

La periodicità con cui si propone il bando per tale concorso è annuale ma un candidato non può parteciparvi per più di tre volte.

Se si supera tale concorso bisogna svolgere un altro tirocinio biennale strutturato in:

  • sei mesi di affiancamento ad un giudice civile;
  • sei mesi di affiancamento ad un giudice penale;
  • sei mesi di affiancamento ad un pubblico ministero;
  • sei mesi come giudicante

Insomma, un percorso non proprio semplicissimo ma che può dare grosse soddisfazioni!