Città del futuro, come saranno?
Pensare a come saranno le città del futuro è inevitabile e su questo tema che le pubbliche amministrazioni devono concentrare i loro sforzi, iniziare ad una rigenerazione urbanistico-sociale.
In Italia non mancano né innovazione né talento, a parlare è l’avv. Alfredo Romeo che all’innovazione e all’applicazione della tecnologia per creare delle città del futuro ha sempre creduto e lo ha fatto in tempi in cui l’argomento non era neanche oggetto di studio.
Il mondo guarda all’ innovazione ed alla tecnologia per le città del futuro ma in Italia oggi il territorio è a rischio, a maggior ragione se dovessero passare le norme sulle autonomie regionali che spezzetteranno ancor di più le risorse per una politica di tal fatta.
Alfredo Romeo, il precursore della politica di rigenerazione e di valorizzazione dei territori urbani ne auspica la diffusione a macchia di leopardo lungo la penisola italiana, perché rappresenterebbe di sicuro un volano di civiltà e di economie (di investimento, oltre che di scala) di grande vantaggio per tutte le comunità coinvolte.
Un esempio di Innovazione e tecnologia per le città del futuro e in particolare di una politica operativa ottenuta dalla sua applicazione è il modello Insula – sperimentato da Romeo Gestioni – Il modello Insula conferma questa esigenza, ed ha un intrinseco potere di espansione anche grazie al coinvolgimento delle tecnologie più avanzate (in funzione della creazione di smart-city) e a quello – conseguente e necessario – dei più giovani: i cittadini del futuro.
L’applicazione di nuove e tecnologie finalizzata all’innovazione delle le città, a maggior ragione varrebbe nelle città del Sud, da Napoli a Messina a Crotone a Trapani e via andare, dove il rapporto tra crimine e degrado è direttamente proporzionale alla mancanza di servizi essenziali e alla “sanità” complessiva del tessuto urbano-sociale.
Per questo il metodo di cui parla Alfredo Romeo della gestione integrata del territorio e delle Comunità complesse, andrebbe studiato come “strumento” del progresso civile, più ancora che come esito di una politica socio-urbanistica ed è stato dimostrato laddove la Romeo Gestioni ha affiancato nella gestione le PA.
Un metodo e un modello che andrebbero a incentivare sui territori interessati, proprio quei coefficienti di incremento dell’innovazione e delle tecnologie.