Valute digitali, la corsa all’ETF continua ad andare male

La strada per arrivare a un ETF (un fondo di investimento) che sia basato sulle valute digitali è stata finora tutta in salita, e nessuno è riuscito ancora a soddisfare le richieste della SEC (la Securities and Exchange Commission, una sorta di Consob americana).

I progetti di ETF sulle valute digitali

Fino a questo momento sono stati ben 14 i progetti di vario genere che sono stati presentati all’autorità di vigilanza a stelle e strisce. Tutti bocciati. Tra fallimenti, indugi e shutdown del governo USA, arrivare a un primo exchange-traded fund basato sul Bitcoin e i suoi fratelli rimane un miraggio. In ordine di tempo, l’ultimo progetto che ha ricevuto il semaforo rosso è quello presentato dai fratelli Winklevoss, milionari fondatori del crypto exchange Gemini. Ma ce ne sono almeno altri 3 in rampa di lancio (un altro sempre da parte dei fratelli Winklevoss).

Il problema di fondo che tutti questi progetti incontrano, è la incapacità di soddisfare gli standard del regolatore in materia di prevenzione delle frodi e di manipolazione del mercato. In realtà, a ben guardare questo è il grosso problema che ostacola in generale l’entusiasmo attorno alle valute digitali. Parliamo di asset estremamente rischiosi, poco stabili e che in un canale di Keltner channel per volatilità, finiscono spesso fuori dalle bande di oscillazione.

Il futuro possibile

A dare un briciolo di speranza però è il commissario della SEC Robert J. Jackson Jr. Egli si dice ottimista sul fatto che prima o poi, un fondo basato sul bitcoin finirà con l’essere approvato. “Alla fine – ha detto – penso che qualcuno soddisferà gli standard che abbiamo stabilito”. Va da sé che avere l’approvazione dei mercati dei capitali è difficile, ed è giusto che sia così. E per le valute digitali questo discorso vale ancora di più, visto che una volta messe a disposizione degli investitori meno smaliziati – soprattutto quelli che adottano strategie trading a breve termine – si corre il rischio che ci si possa fare male.

Ad ogni modo, la corsa all’ETF su valute digitali che va avanti da ormai un anno, rimane un argomento centrale all’interno della community crypto. Anche perché sarebbe un traguardo storico per un settore che fa molta fatica a ottenere il riconoscimento dei grandi della finanza.