Daniele Delprato – “4 minuti e 70 secondi”
L’artista e scrittore Daniele Delprato presenta un’opera semiautobiografica in cui racconta della turbolenta amicizia tra due persone completamente diverse tra loro, che però trovano un punto di incontro nella ricerca di un significato da dare alle proprie esistenze. Le vite di Daniele e Tommaso sono differenti per scelte e finalità ma le loro anime sono simili: sensibili, creative e profondamente tormentate.
Casa editrice: Edizioni SensoInverso
Collana: AcquaFragile
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 130
Prezzo: 14,00 €
«Si tratta di un ragazzo buono, proprio come me: siamo soltanto diversi. Io follemente normale, lui normalmente folle, o addirittura viceversa, sebbene io non sappia stabilire dove finisca la normalità e dove abbia inizio la follia»
“4 minuti e 70 secondi” di Daniele Delprato è un romanzo parzialmente autobiografico in cui si narra di una complessa amicizia: Daniele, il riflesso letterario dell’autore, incontra Tommaso, e la sua vita per qualche tempo cambia drasticamente, perché quel giovane così libero mette in crisi molte delle sue granitiche certezze (senza riuscire però a demolirle). Daniele appare un po’ saccente, oltre che rigido e perfezionista; è anche germofobico, e ciò dà luogo a diversi siparietti umoristici nel corso della narrazione. Il suo incontro con Tommaso potrebbe essere descritto come la collisione di due pianeti: ci sono quelli rocciosi e composti in parte da metalli – nel nostro caso Daniele – e quelli costituiti principalmente da elio e idrogeno, più leggeri e fragili – nel nostro caso Tommaso. Il loro scontro fisico, se fossero dei corpi celesti, sarebbe quanto meno spettacolare; da semplici esseri umani, però, riescono comunque a sorprendere: Daniele, così preciso e conservatore, entra in collisione con l’esatto opposto da sé, con il caos totale e, contro ogni previsione, dopo i primi momenti di smarrimento e di insofferenza riesce ad amalgamarsi con lui. Il giovane è estremamente affascinante nella sua ingovernabilità e spregiudicatezza, e Daniele avverte un vero e proprio bisogno di stargli vicino; Tommaso è completamente allo sbando, ed è inoltre solito consumare alcool e droghe: il protagonista, che ha dieci anni più di lui, decide quindi di volerlo aiutare a correggere la rotta della sua esistenza. Non vi è però solo altruismo in Daniele: Tommaso è un artista eccezionale ed egli, da aspirante poeta, vorrebbe che lui accompagnasse le sue liriche con delle illustrazioni; non è semplice, però, stare dietro a un’anima errabonda che passa molto del suo tempo a tentare di autodistruggersi.
Con una scrittura ironica ma anche con un approccio realistico e amaro a temi importanti come il consumo di droghe e la solitudine esistenziale, Daniele Delprato racconta gli alti e i bassi del rapporto tra i due amici; entrambi sono condizionati dai loro demoni, a cui si oppongono in diversi modi ma con la stessa, disperata forza vitale. Il romanzo propone un’interessante riflessione sull’esistenza, la quale viene osservata da due punti di vista antitetici: quelli che banalmente appartengono all’eroe e all’antieroe di una storia; in questa vicenda, però, essi si scambiano i ruoli, tanto che non risulta poi possibile stabilire chi sia l’uno e chi l’altro. Ma in fondo, cosa importa?
SINOSSI DELL’OPERA. Un romanzo semiautobiografico ambientato a Cene, un piccolo paese della media Valle Seriana, in provincia di Bergamo. L’autore, volutamente arrogante ma pure autocritico, non rende titolare del viaggio un alter ego, ed è lui stesso protagonista insieme a Tommaso, un ragazzo instabile ma geniale, antieroe assoluto, in quella che è una profonda ma difficile amicizia, in cui risalta il complesso rapporto tra l’uomo e l’esistenza, osservata in chiave piuttosto ironica e sdrammatizzando laddove possibile. Un lungo tragitto interiore alla continua ricerca di dubbi e certezze: tutto viene esasperato in un susseguirsi di vicende surreali in cui annoiarsi è davvero difficile. Il linguaggio è schietto, talvolta colorito, popolare e spontaneo ma foriero di contenuti importanti; su tutti la droga, abbondantemente inserita nel tessuto giovanile. Del resto non parlarne non è la soluzione, ma parte stessa del problema.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Daniele Delprato è uno scrittore e artista autodidatta, nato a Bergamo il 3 marzo 1984. Spinto da una spiccata sensibilità e dotato di una personalità decisamente fuori dagli schemi, la sua narrativa si distingue per la descrizione spudorata e sincera della realtà, analizzata con atipico sarcasmo, provocando aspramente le convenzioni sociali, in maniera coraggiosa e controcorrente in quest’era del politicamente corretto. Senza peli sulla lingua, pertanto controverso e scomodo, la sua creatività dà vita a soggetti libertini, inclini al vizio e al peccato, con tinte autobiografiche. La tematica ricorrente è l’alienazione dal mondo: “4 minuti e 70 secondi” è il suo sorprendente esordio letterario nonché primo romanzo, mentre le sue opere d’arte sono state esposte nelle principali città d’arte italiane ed europee.
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