Banca Generali: il Fintech “un’opportunità per le banche perché può aiutarle a innovare i propri processi e le modalità di relazione con i clienti”.
Fintech e intelligenza artificiale, rischi e opportunità
Nella vision di Banca Generali il Fintech si traduce in “un’opportunità per le banche perché può aiutarle a innovare i propri processi e le modalità di relazione con i clienti”. Lo ha spiegato in diverse occasioni anche l’AD Gian Maria Mossa. Ecco perché intuirne la portata significa anche promuoverne il valore: l’Istituto leader nel private banking lo ha fatto sostenendo diverse iniziative.
Da Edufin 3.0 al blog “Protezione & Risparmio”, sono numerosi i progetti lanciati di recente da Banca Generali per avvicinare le persone al mondo del risparmio e informare sull’importanza di una gestione consapevole e intelligente su cui oggi arrivano a impattare inevitabilmente le nuove tecnologie e l’AI. Lo spiega anche l’Istituto in un articolo sul suo blog: “L’intelligenza artificiale (AI) sta crescendo esponenzialmente, tanto da essere oggetto di massicci investimenti e numerose implementazioni a livello globale”. Per chi guarda al Fintech come motore di crescita è impossibile non tenerne conto.
La centralità del Fintech nel blog “Protezione & Risparmio”
L’expertise nel Fintech di Banca Generali emerge anche nell’articolo in cui, attraverso la voce del responsabile Gestioni Patrimoniali attive Corrado Cominotto, ci si propone di analizzare rischi e opportunità dell’AI per il settore finanziario.
“Difficilmente l’intelligenza artificiale potrà avere l’intuito e la rete di conoscenze di cui dispone un gestore e che si rivelano spesso cruciali per gli investimenti più redditizi. L’AI non avrà probabilmente mai le cosiddette soft skills, sempre più richieste nel mondo del lavoro e della finanza. La differenza la farà la qualità dei dati che vengono quotidianamente dati in pasto ai modelli per addestrarli” si legge nell’articolo pubblicato sul blog di Banca Generali che, a riprova dell’attenzione che riserva a queste tematiche, ha sviluppato anche Digital Minds, programma pensato per aumentare le skills dei dipendenti interni e portarli ad approfondire le competenze strategiche per il futuro come Fintech, artificial intelligence, blockchain, cybersecurity, advanced analytics ed experience design.