Investimenti sostenibili ESG: la disinformazione e i rischi per la sostenibilità al centro del nuovo episodio del progetto attraverso cui Banca Generali fa il punto sul raggiungimento dei 17 Sustainable Development Goals.
La disinformazione può rappresentare un rischio per lo sviluppo sostenibile? Ne parla Banca Generali, sempre più in prima linea negli investimenti sostenibili ESG, nel nuovo episodio di “BG4SDGs”, il format di interviste attraverso cui indaga lo stato di raggiungimento dei 17 Sustainable Development Goals definiti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
È il 16 l’Obiettivo su cui si concentra Banca Generali in questo appuntamento, incentrato su “Pace, Giustizia e Istituzioni” per promuovere a livello globale le leggi e le politiche a favore dello sviluppo sostenibile anche attraverso l’utilizzo di mezzi informativi come i media e il web. Per capire come la disinformazione possa contribuire a generare confusione ostacolando la creazione di una consapevolezza comune in materia ambientale e sociale, l’Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG si è affidato ad Oreste Pollicino, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale e Diritto dei Media presso l’Università Bocconi di Milano.
Investimenti sostenibili ESG: numerose iniziative
L’impegno di Banca Generali nel promuovere la sostenibilità in ogni sua declinazione emerge anche nel nuovo piano e nei numeri relativi agli investimenti sostenibili ESG. Ma è anche attraverso iniziative come “BG4SDGs” che l’Istituto punta a promuovere una maggiore consapevolezza intorno al tema.
In merito all’Obiettivo 16, Oreste Pollicino osserva come la “questione della disinformazione fosse già nota nel 1948: lo dimostra anche la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo emanata dalle Nazioni Unite in cui si parla già della libertà di informare, esprimersi e soprattutto di essere informati”.
Non serve quindi pensare a nuove disposizioni quando quelle già presenti andrebbero solo riadattate al contesto e al problema tecnologico: secondo l’esperto quindi “oggi più che mai è fondamentale avere un codice unico, dove mettere insieme le necessità del pubblico e del privato per regolamentarle e far sì che entrambe le parti si impegnino a seguire”. Dunque può essere questa “una delle risposte importanti per prevenire fenomeni bellici e la mancanza di una cultura sostenibile”. Il video integrale è disponibile sul canale YouTube di Banca Generali, leader per la performance sul fronte degli investimenti sostenibili ESG.