Raffaella Corcione Sandoval presenta il romanzo “Ella e l’Albero di Mira”

Il Taccuino Ufficio Stampa

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Ella e l’Albero di Mira di Raffaella Corcione Sandoval

e Theodore J. Nottingham

L’artista visiva e scrittrice Raffaella Corcione Sandoval e il ricercatore, traduttore e autore Theodore J. Nottingham presentano “Ella e l’Albero di Mira”, un’opera profondamente spirituale, una storia di rivelazione, iniziazione, trasmissione e completamento di un sapere antico attraverso l’Amore. Questo libro è un’opera biografica velata, un ritratto intuitivo di un percorso di vita mistico che lascerà il segno nei lettori.

Titolo: Ella e l’Albero di Mira

Autori: Raffaella Corcione Sandoval; Theodore J. Nottingham

Genere: Narrativa biografica/ Spiritualità

Casa Editrice: Self-publishing

Pagine: 203

Prezzo: 13,00 €

Codici ISBN: 979-86-304-33-022

«Miriam poteva vedere in lontananza il profilo della città dei Nazareni. Guardò i raggi del sole danzare sui tetti piani, scintillando qua e là come se fossero riflessi da oggetti luminosi lungo il loro percorso. Sentiva quelle scintille nella sua anima, nel suo cuore e nel suo stomaco. Sentiva che un evento immenso sarebbe accaduto a causa di questa piccola città, ma non riusciva ad identificarlo in modo specifico. Aveva la sensazione che ciò l’aspettasse fin da prima della sua nascita […]».

Ella e l’Albero di Mira di Raffaella Corcione Sandoval e Theodore J. Nottingham è un’opera intima e simbolica, in cui alla biografia velata dell’autrice si affianca il racconto di una pagina di Storia molto lontana che può avere per tutti, credenti e non, un enorme significato. L’opera si apre sulla descrizione di un libro misterioso e di un uomo che lo sta portando con sé con l’attenzione che si riserverebbe a una reliquia. Un libro che contiene un’importante rivelazione: “Non c’era più modo di tornare indietro. Tutto sarebbe stato diverso d’ora in poi”. Già dalle prime battute la trama si presenta enigmatica, attraversata da un profondo senso di spiritualità che si espande tra le pagine e le riveste, andando a investire anche il lettore. Il misterioso libro ha una meta: deve arrivare tra le mani di Ella, l’alter ego della scrittrice; artista affermata e devota alle sue creazioni – “aveva lavorato con la stessa chiarezza di intenti con cui viveva la sua vita. Lei era la sua arte” – sta per coronare la sua carriera con una esposizione al MoMA di New York. Riservata e dall’attitudine malinconica, Ella non è interessata allo sfarzo e alle celebrazioni; chiusa nelle sue meditazioni mentre sfiora il suo antico talismano a forma di scarabeo, è come se fosse in attesa di quella rivelazione che sarà veicolata dal libro che riceve di lì a poco, «L’Albero di Mira» di Jess Nottinghill. Ed è proprio questo libro a diventare il protagonista della parte centrale dell’opera: Ella inizia a leggerlo, e noi con lei. Ci ritroviamo a Gerusalemme, e la scrittrice riesce a restituire con maestria un’atmosfera di solennità e pathos: “Una donna camminava tra la folla, il suo sguardo penetrava ogni cosa andando oltre, notava a malapena il mondo intorno a sé. Si muoveva come in un sogno, ad un ritmo diverso da tutti coloro che incontrava”. È Miriam di Magdala, presentata nell’attesa condivisa con i discepoli della resurrezione del Maestro. Lei è la diretta depositaria dei suoi insegnamenti, e risponde alle domande dei discepoli aprendo i loro cuori e le loro menti. Si racconta poi del passato di Miriam in Galilea, e della sua scoperta di avere un’anima senza tempo, di aver vissuto altre vite e di portarle tutte dentro di lei: “Si sentiva trasportata in un regno di luce, un regno che lei riconosceva come la sua vera casa, da cui viaggiava attraverso i secoli, per apparire un tempo come qualcuno o come qualcun altro, pur rimanendo sempre sé stessa”. E il lettore scopre che il prezioso scarabeo di Ella è stato di Miriam, e chissà di quante altre anime illuminate prima di lei, che erano lei. L’incontro con Joshua è poi il momento più intenso, il fulcro attorno a cui ruota la narrazione: è un incontro di corpi e di anime affini, un legame indissolubile, sia terreno che spirituale. La strada che percorrono insieme è puro amore; quell’amore che ha ispirato i discepoli del Nazareno a vedere la luce, e a liberarsi dalle incertezze per perseguire la verità. E quando si torna ad Ella, si può sentire l’eco di ciò che disse Miriam molti secoli prima: “Ti cercherò… di vita in vita”. Ella e L’Albero di Mira è una storia privata che diviene universale; è il racconto di un amore eterno, trascendente ma al contempo concreto, che invita a guardare oltre, nell’infinito che abbiamo dentro e in quello che ci attende oltre la vita.

TRAMA. Un uomo arriva a New York diretto al Museo MoMA per un importante evento espositivo; porta con sé un libro misterioso, che tiene in mano come se fosse un manoscritto del Qumran. Deve consegnarlo ad un’artista affermata che sta per coronare la sua carriera con una sua mostra personale al MoMA. L’artista, chiusa nel suo camerino in attesa dell’inaugurazione, riflette sulla sua vita personale, stringendo tra le mani il suo talismano, un autentico scarabeo proveniente dall’antico Egitto. Quando le verrà consegnato il libro, lei e i lettori verranno trasportati nella Gerusalemme del primo secolo. Combinando esperienze di vita attuale e passate, con idee senza tempo degne dei grandi maestri della spiritualità, il lettore intraprenderà un viaggio appassionante che lo catturerà sicuramente e sarà fonte di profonda riflessione. La narrazione si articola su vari livelli, dall’incontro del sacro con la vita della protagonista, destinata a confermare un mistero sorprendente che la riguarda.

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BIOGRAFIA. Nata nel 1951 a Caracas, Venezuela, Raffaella Corcione Sandoval oggi vive e lavora a Roma. È Accademico con Medaglia d’Oro dell’Accademia Italia delle Arti delle Lettere e delle Scienze (1979), Accademico della Pontificia Accademia Tiberina di Roma (2009) e Membro Honoris Causa dell’Accademia Arsgravis Arte y Simbolismo di Barcellona (2010). Ha frequentato il triennio di specializzazione teologica presso la Facoltà di Teologia dei Gesuiti a Napoli (1985/7) e ha visitato per trent’anni l’India approfondendo il pensiero filosofico Buddista e Induista. Ha inoltre conseguito la qualifica di Stilista all’Accademia della Moda di Roma (1987). Pittrice, scultrice, designer e stilista di moda nota a livello nazionale e internazionale, ha esposto in Svizzera, Stati Uniti, Germania, Spagna, Cina, Arabia; ha tenuto inoltre numerose mostre in ogni parte d’Italia in diverse gallerie e musei. Si è imposta al grande pubblico sulla scena dell’arte contemporanea nel 2005 con la sua scultura “Sindone Partenopea” (calco in gesso e tessuto cristallizzato – tecnica di sua invenzione), esposta anche nel corso della grande Mostra “Il Velo” al Filatoio di Caraglio (Torino, 2006/7). Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Nel 2020 pubblica il suo primo libro scritto con Theodore J. Nottingham dal titolo “Ella e l’Albero di Mira”, tradotto in quattro lingue; è inoltre autrice di una raccolta di sei racconti illustrati per fanciulli dal titolo “Favole Nascoste”, di cui una parte dei proventi sarà destinata all’UNICEF, anch’essa tradotta in quattro lingue. https://it.wikipedia.org/wiki/Raffaella_Corcione_Sandoval

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