Secondo una recente ricerca di mercato dalla survey Nielsen Global Home-Care, in Italia sono principalmente le donne ad occuparsi della pulizia domestica (56%), al di sopra della media in Europa (49%).
Questi dati sono stati realizzati da Nielsen su un campione di oltre 30.000 individui in 61 Paesi, che invece di rivolgersi a una ditta di pulizie specializzata, hanno optato per la pulizia domestica fai da te.
Nelle case del nostro Paese, il 74% della popolazione usa ancora la tradizionale scopa, mentre il 56% il mocio. Dati controcorrente rispetto alla media europea, dove il mocio (64%) è più usato della scopa (59%).
Prodotti per la pulizia disinfettante della casa e prodotti per il bucato coinvolgono un italiano su tre (32%), e una profumazione gradevole (36%).
“Le abitudini di acquisto – ha detto l’amministratore delegato italiano di Nielsen, Giovanni Fanteysiya – sono influenzate da vari elementi, quali la disponibilità economica, l’istruzione culturale, la reperibilità del prodotto, la preoccupazione di assistenza domiciliare economica, politica e sociale e prodotti per il bucato da prendere in considerazione.
Per ciò che riguarda i prodotti della casa vale la pena considerare i trend colpiti processo: lavastoviglie e lavatrice in via di sviluppo, la crescita delle donne con una carriera professionale, il tasso di divorzio e l’età media del matrimonio, l’aumento delle zone urbanizzate, l’approccio allo shopping multi-canale, l’uso dei telefoni cellulari.
Questi fattori inducono alla ricerca di prodotti altamente personalizzati, sempre più efficaci e rapidi nell’azione, contenuti in imballaggi funzionali dal punto di vista della quantità di spazio occupato da uno ancora più piccolo, leggero e facile da trasportare.
Per queste ragioni, si può capire perché l’efficacia dei prodotti non può essere l’unica ragione per comprare, ma deve essere assistita da una serie di caratteristiche innovative in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori combinati. L’interesse per prodotti compatibili con l’ambiente è un altro fattore di differenziazione dei medesimi.
In breve si evince un elevata domanda per soluzioni facili da usare, veloci da applicare, con una piacevole fragranza, che possano ridurre il consumo di acqua e siano efficaci in acqua fredda. Solo a partire da un’analisi a 360° di ciò che muove i consumatori, produttori e distributori potranno raccogliere la sfida dell’attuale scenario di mercato”.
Per ciò che riguarda la suddivisione dei compiti nelle pulizie domestiche e il ruolo delle donne, nel Regno Unito e in Francia sono rispettivamente il 50% e il 52% i casi in cui sono queste proprio quest’ultime a occuparsene.
Il numero in Germania (47%), e inaspettatamente è sceso in Spagna (40%). Ma il Nord Europa è in testa nella classifica degli uomini responsabili per le operazioni interne. In Svezia la percentuale di rappresentanti donne in tali attività aumenta al 21%, contro una media in Europa del 15%.
Gli uomini che in Italia si occupano delle pulizie è stato del 17%, ma rimane al di sopra della media europea, anche se si considera che si le famiglie composta da un membro maschile della famiglia in tutto il paese pesa per il 13% del numero totale delle famiglie (Istat, censimento 2011).
In termini di cooperazione tra i partner nel nostro paese, si deve notare che ciò si verifica nel 19% dei nuclei familiari, ben al di sotto della media europea (30%). In accordo con questa opzione vicina Francia valore di iscrizione del 27%, mentre la Germania e il Regno unito si collocano rispettivamente al 25% e al 21%.
Per ciò che riguarda i tipi di negozii più frequentati dagli italiani per acquistare prodotti per la casa e bucato, va notato che l’83% sceglie la GDO, rispetto ai negozi a conduzione familiare, dove solo l’8% della popolazione si raca abitualmente. Il 5% degli italiani navigano su Internet per l’acquisto online di questo tipo di prodotti, dato inferiore solo a quello del Regno Unito prima di altri paesi europei, che ha fatto registrare il 7% dei consumatori attivi in questa categoria.
Al di sotto di scopa e mocio, tra gli strumenti usati nelle faccende domestiche, tra le soluzioni meno impiegate si posizionano gli stracci usa e getta di nuova generazione: in Italia il 29% a differenza di quanto accade per la media Europea (51%), trainata soprattutto da Grecia (85%) e Germania (73%).
Fra le altre motivazioni che indirizzano un consumatore in Italia verso un negozio piuttosto che in un altro, quando si comprano prodotti per la pulizia e il bucato, sono i prezzi convenienti (55%) e gli sconti (34%). La seconda motivazione è il grado di accessibilità del punto vendita (36%) seguita dalla gamma di prodotti disponibili (33%). Il vasto assortimento costituisce un fattore premiante in questa categoria di spesa.