La candida Ostuni: alla scoperta della città bianca

Per chi è intenzionato a trascorrere le proprie ferie in Puglia, una delle mete da non perdere assolutamente è Ostuni, la città bianca per eccellenza.

In ogni periodo dell’anno la città è letteralmente presa d’assalto dai turisti provenienti da ogni angolo del mondo, che scelgono di soggiornare nei numerosi hotel, residence e b&b a Ostuni per visitare uno dei posti più suggestivi dell’intera Puglia.

Ostuni deve la sua popolarità al candore del centro storico. Esso è una risorsa fondamentale del patrimonio storico-culturale della Città, capace di attirare numerose flotte di turisti provenienti da tutto il mondo in ogni periodo dell’anno.

La zona vecchia della città è caratterizzata da edifici interamente ricoperti da calce bianca, materiale particolarmente diffuso e impiegato nelle costruzioni edilizie.

Essa è una risorsa preziosissima per la città di Ostuni, particolarmente facile da reperire, utilizzata per donare luminosità alle anguste vie del borgo.

La peste del 1641

La città di Ostuni nel 1641 era governata dai Zevallos, una famiglia di ricchi mercanti che avevano acquistato la città dagli Asburgo, ridotti al lastrico dalla sconfitta in occasione della guerra dei trent’anni.

Proprio a quel periodo risale la terribile epidemia di peste, che colpì la città di Ostuni e i borghi vicini, portando al collasso la città.

In quegli anni la popolazione ostunese si ridusse sempre più, passando a contare circa 10 mila abitanti.

Ad evitare il collasso della città fu proprio la calce bianca, materiale dalle importanti proprietà asettiche e disinfettanti dal quale erano rivestite tutte le abitazioni locali, che scongiurò l’avanzare dell’epidemia e trasse in salvo la città.

Ancora oggi non è chiaro se la scelta di utilizzare la calce fu una soluzione preventiva o solo una fortunata coincidenza, fatto sta che da quel giorno la città di Ostuni fu legata indissolubilmente al materiale, che dona ancora oggi agli edifici del borgo il classico colorito bianco.